Parigi-Roubaix 2018, Vanmarcke: “È una corsa molto tattica”

Sep Vanmarcke ha un feeling molto particolare con la Parigi – Roubaix 2018. Il belga si è piazzato per tre volte nella Top4 nelle sue ultime quattro partecipazioni nella classica francese, nella quale ha dimostrato puntualmente tutte le sue qualità, senza mai riuscire ad imporsi. Corstretto a saltare quella che sembra essere la corsa in cui può esprimersi al meglio, il portacolori della EF – Drapac domani avrà invece l’ultima occasione per risollevare la sua primavera. Le motivazioni per il corridore di Courtrai alla vigilia della corsa in programma domenica 8 aprile sono dunque molto elevate, così come racconta in esclusiva ai microfoni di Cyclingpro.net.

Fino a questo momento è stata una buona annata in cui hai dimostrato di essere in buona forma, ma non è arrivata la vittoria…
Penso faccia parte del ciclismo. È andato tutto bene ad eccezione della E3 Harelbeke, dove sono rimasto coinvolto nella caduta, e al Giro delle Fiandre dove ho avuto problemi alla partenza. Bisogna però lasciarsi tutto alle spalle e ora spero che domani vada tutto bene.

Che ne pensi della Roubaix?
Mi piace questa corsa, c’è molto pavé. È una corsa in cui emergono i valori in campo visto che se non stai bene fisicamente non ci sono possibilità. Bisogna però anche essere fortunati per restare in bici, senza problemi. Diventa così anche una corsa molto tattica.

Meglio Fiandre o Roubaix?
Come belga ovviamente il Fiandre è una corsa importantissima, c’è sempre un qualcosa in più quando sei in casa. La Roubaix però è una corsa davvero molto adatta a me. Mi piace moltissimo.

Come pensi si possa battere la Quick-Step?
Me lo chiedete un po’ tutti, ma non posso rispondere, mi spiace. Non lo so.

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